mercoledì 23 gennaio 2008

Mafia a Palermo, pene ridotte per 4 boss

PALERMO - Condanne ridotte per 4 imputati e la conferma delle pene inflitte in primo grado agli altri 19: è l'esito della camera di consiglio dei giudici della II sezione della corte d'appello di Palermo, presieduta da Claudio Dall'Acqua, che ha deciso il processo di secondo grado a 23 tra capimafia ed estortori delle cosche palermitane. L'accusa era sostenuta dal pg Giovanni Ilarda. Le pene sono state ridotte ai boss Cosimo Vernengo (dai 12 anni e 8 mesi del primo grado a 12 anni, 6 mesi e 20 giorni) e Giancarlo Ciaramitaro (dai 10 anni e 6 mesi del primo grado a 10 anni, 5 mesi e 10 giorni). La riforma parziale del verdetto deriva dall'assoluzione di entrambi per alcuni episodi di taglieggiamento. "Sconti" anche a Matteo Binario (4 anni contro 5 anni in primo grado) e Luigi Calascibetta (4 anni e 6 mesi contro i 5 anni e 6 mesi del primo grado). Confermate le condanne per Benedetto Graviano, capomafia di Brancaccio, Pietro Tagliavia, Gregorio Bertolino, Vincenzo Cascino, Giuseppe Contorno, Giuseppe Di Pace, Giuseppe Galati, Benedetto Lo Verde, Gaetano Messina, Pietro Pilo, Antonino Rotolo, Pietro Mendola, Tommaso Lo Presti, Marcello Cusimano, Antonino Anello, Angelo Ingrao, Antonino Glorioso, Antonino Stancanelli e Cesare Lupo. Gli imputati dovranno risarcire le parti civili costituite: Cna Sicilia (Confederazione Nazionale Artigiani), Legacoop Sicilia, Confesercenti, Assindustria, S.O.S. Impresa e Confcommercio. http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=938&template=lasiciliaweb

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