giovedì 10 aprile 2008

Università, cerimonie addio

Esami finali lampo, commissari sommersi di tesi. Un docente relatore 51 volte in 3 giorniIn alcuni atenei alla triennale l'elaborato finale non si discute più. Ma qualcuno protesta. ROMA - Ognuno fa un po' come vuole, su questo non c'è discussione. Nel variegato mondo dell'autonomia universitaria ogni ateneo può legittimamente stabilire in proprio come far laureare i suoi studenti e così le soluzioni proposte in giro per l'Italia, in particolare per le triennali, sono completamente diverse tra loro. In alcuni casi, però, a lamentarsi di queste scelte sono i laureandi, che a volte hanno a disposizione pochissimo tempo per discutere la tesi, sempre che la discussione sia ancora prevista dall'ordinamento didattico. Laureati senza discutere. In alcune università i corsi triennali si concludono senza la tradizionale discussione pubblica di fronte ad una commissione di docenti. Succede ad esempio alla Bocconi e, sempre a Milano, alla Bicocca, dove gli studenti consegnano un elaborato che poi viene valutato in separata sede dai professori. Alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari, invece, non è nemmeno obbligatorio fare la tesi: si può decidere se scriverla e discuterla oppure se sostituirla con degli esami aggiuntivi. È probabilmente un sogno per molti universitari terrorizzati dall'idea di sostenere la classica prova finale, ma può essere anche una bella delusione per i familiari. Leggi tutto su: http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/lauree-facili/lauree-veloci/lauree-veloci.html

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