Il disegno di legge sulle intercettazioni giudiziarie che prevede pesanti pene per i giornalisti che le pubblicano rappresenta un grave atto di limitazione alla libertà di stampa in Italia e un pericoloso precedente di censura ai danni dei giornalisti . Per questo lanciamo un’alert internazionale alle associazioni per la libertà di stampa e ai vertici dell’Unione Europea .
Questo il pesante giudizio sulle norme appena varate dal Governo Italiano sulle intercettazioni telefoniche, espresso in una nota dall’associazione per la libertà di stampa nel mondo Information Safety and Freedom.
Oltretutto il provvedimento appare pretestuoso, visto che nel Codice Penale esiste già il reato di violazione di segreto istruttorio che punisce i giornalisti che pubblichino atti giudiziari coperti da segreto. Oltre ai molti procedimenti giudiziari già avviati che saranno di fatto annullati per legge,si avranno pesanti limitazioni per quelli futuri “.
Forse è bene ricordare che Al Capone fu messo in carcere per evasione fiscale.
In Italia nessun magistrato da oggi in poi, potrebbe intercettare il suo telefono . Più che alla privacy dei cittadini, il disegno di legge sembra mirare a garantire l’impunità per i reati della Casta e a lanciare un pesante monito all’indipendenza della magistratura e della stampa .
L’Italia scenderà ancora nelle graduatorie internazionali della libertà d’informazione dove è già penalizzata per il conflitto di interessi e l’assetto monopolistico del sistema televisivo.
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