Tbilisi - Il ritiro di blindati e soldati russi dal territorio georgiano è cominciato. O almeno così annunciano da Mosca. Il ritiro militare russo è stato confermato dal vice capo di Stato maggiore di Mosca, Anatoly Nogovitsyn. Ma secondo fonti georgiane le truppe russe sarebbero penetrate ancora più a fondo. Lo ha denunciato il ministero dell’Interno di Tbilisi secondo cui invece di iniziare l’annunciato ritiro, le truppe di Mosca si sono mosse dalla città di Khashuri verso Sachkhere e Borjomi.
"Iniziato il ritiro" I soldati russi hanno iniziato il ritiro dalla città georgiana di Gori, al confine con l’Ossezia del sud. Lo ha detto il vicecapo di stato maggiore Anatoli Nogovitsin in una conferenza stampa riferita dall’agenzia Interfax. "Siamo convinti che non vi siano minacce da quella città, perciò abbiamo iniziato il ritiro", ha detto il generale. Nogovitsin ha poi smentito che Gori sia stata bombardata dai russi: "Se l’avessero sottoposta al fuoco, Gori non esisterebbe più, come Tskhinvali", la capitale sudosseta bombardata dai georgiani.
Medvedev Il presidente russo Dmitry Medvedev, parlando del conflitto con la Georgia, ha avvertito che ogni ulteriore aggressione contro cittadini russi susciterà una "risposta schiacciante". "Se qualcuno pensa di poter uccidere i nostri cittadini e scappare impunito, sappia che non permetteremo mai questo. Se qualcuno proverà a farlo di nuovo, la nostra risposta sarà schiacciante", ha detto Medvedev ai veterani della Seconda Guerra mondiale nella città russa di Kursk. "Abbiamo tutte le risorse necessarie, politiche, economiche e militari. Se qualcuno si era fatto illusioni su questo aspetto, dovrà abbandonarle", ha detto Medvedev.
Missili puntati La Russia ha dispiegato in Ossezia del Sud batterie di missili tattici SS-21 puntati sulla capitale georgiana. La denuncia è del New York Times che cita fonti dell’intelligence Usa secondo cui Mosca ha spostato a nord di Tskhinvali, capitale della regione separatista, rampe mobili e mezzi pesanti. Le truppe russe continuano a controllare la strada tra Tbilisi e Gori e uno dei posti di blocco si trova a Igoeti, ad appena 30 chilometri dalla capitale. Alle porte di Gori è ancora ferma un’imponente colonna di una cinquantina di mezzi corazzati russi che, secondo fonti militari, fanno parte della forza di interposizione mandata da Mosca e che non sarà ridispiegata.
Spostamenti e simulazioni Secondo il New York Times, le forze russe si sono impegnate in numerose simulazioni e spostamenti che preoccupano il governo georgiano. Un battaglione della 76^ divisione aviotrasportata è stato spostato da Pskov a Beslan, nell’Ossezia del Nord, e alcuni battaglioni della 98ma divisione sono pronti a partire dalla base di Kostroma per il Caucaso. Bombardieri Bear-H, in grado di lanciare missili di crociera con testate convenzionali, hanno compiuto esercitazioni sul Mar Nero simulando un attacco su obiettivi in Georgia. Secondo gli analisti del Pentagono si tratta più di una prova di forza nei confronti dei membri della Nato disposti ad accogliere la Georgia nell’Alleanza che di vere prove generali in vista della presa di Tbilisi.
Continua ...
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