Roma (Apcom) - Prende il via oggi l'autunno caldo della scuola italiana: contro il decreto legge Gelmini, in discussione alla Camera, sono previsti tre giorni di mobilitazioni davanti al ministero dell'Istruzione. Si inizia con i coordinamenti dei genitori e docenti del quartiere Casilino di Roma che hanno indetto il 'no Gelmini day'. Sempre oggi è in programma la manifestazione dell'Anief - l'Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione - che difende gli aspiranti docenti che hanno frequentato le Ssis universitarie. Venerdì l'Unicobas attuerà lo sciopero e la manifestazione nazionale contro i tagli annunciati nella scuola. La tre giorni di proteste davanti al dicastero dell'Istruzione si concluderà sabato con la contestazione della Rete degli studenti. Il comune denominatore di tutte le mobilitazioni è la richiesta di ritiro dei provvedimenti adottati dal nuovo governo sulla scuola; in particolare del dl n. 137, ora all'esame della Camera. I manifestanti rivendicano soprattutto la politica dei tagli agli organici, la riduzione di risorse all'istruzione, il decremento delle ore settimanali, il blocco delle immissioni in ruolo, il ritorno al maestro unico e la mancata equiparazione dei sissini rispetto agli altri precari già inseriti. Il 'no Gelmini day', a cui hanno dato l'adesione alcuni partiti dell'estrema sinistra, è stato indetto dai coordinamenti di docenti e genitori nati nei municipi rimani VI e VII a seguito dell'occupazione della scuola primaria di Roma 'Iqbal Masih' attuata dal movimento 'Non rubateci il futuro': i coordinamenti si oppongono soprattutto alla parte del decreto che riguarda la riduzione dell'orario base a 24 alla primaria ed il ritorno al maestro unico. Alg
http://www.apcom.net/newspolitica/20081002_044726_4b17fa4_47767.shtml
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