martedì 27 gennaio 2009

FAMIGLIA CRISTIANA ALL'ATTACCO - "Il mondo si preoccupa per la crisi E il premier pensa a Fiorello e Kakà"

Roma, 27 gennaio 2009 - “Nel giorno in cui Obama chiama gli americani a raccolta per affrontare la sfida colossale dell’economia e della povertà, il nostro presidente rincorre i sondaggi: quanti punti potrebbe perdere con la cessione di Kakà, allettato dalle sirene miliardarie dell’emiro? Preoccupato più di Fiorello che passa a Sky, che del calo di due punti del Pil, il prodotto interno lordo italiano”. Famiglia Cristiana di questa settimana dedica il suo editoriale d’apertura a “I politici e la crisi”, e critica duramente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Ma se vince la sfida calcistico-miliardaria (chi è il presidente del Milan?), elude la crisi: ‘Due punti in meno di Pil non sono un dramma’. Eurostat smentisce a stretto giro di cifre: il tasso di disoccupazione in Italia salirà all’8,2 per cento, cioè 600 mila posti di lavoro in meno”. ”Noi abbiamo smarrito il senso di nazione e il bene comune. Siamo un Paese incredibile, metà fiaba e metà incubo. In Germania, i partiti della Grosse koalition trovano l’intesa su un piano anticrisi da 50 miliardi di euro, con 9 miliardi di euro in sgravi fiscali per aziende, persone fisiche, aiuti alle famiglie. "Le nostre emergenze? Le intercettazioni telefoniche e un federalismo fiscale dai contorni fumosi e inquietanti, l’ennesimo cavallo di Troia della fantasia padana, un contentino da propaganda, un ‘ossicino’ per tenerli buoni. Sarà federalismo solidale, costerà? Tremonti non dà cifre né risposte”. E conclude: “Quel che è stato fatto contro la crisi è ben poco: più promesse che provvedimenti. Nell’attesa che passi la ‘nuttata’. Ma come? L’84 per cento delle famiglie povere sono rimaste escluse dalla tanto decantata social card. ‘In questo Paese, nasciamo e moriamo come una nazione, un popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell’immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo’: sagge parole di Obama. Ma i nostri politici, come i polli di Renzo, continuano a ‘beccarsi’ tra loro”.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/01/27/147436-mondo_preoccupa_crisi.shtml

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