ROMA - L'invito formale per una visita alla Sapienza, il rettore Luigi Frati l'ha consegnato direttamente nelle mani del Papa. Lo ha fatto "accogliendo la richiesta di Benedetto XVI di avere il foglio del discorso da me fatto in rappresentanza dei rettori e nel quale rinnovavo la richiesta di una sua visita". All'incontro degli universitari romani con il Papa, per gli auguri di Natale nella tradizionale messa a San Pietro, è seguito "un segnale di attenzione da parte del portavoce del pontefice, due giorni dopo, con una sorta di assicurazione a raccogliere l'invito, cosa più unica che rara per padre Federico Lombardi". Insomma, il Papa andrà alla Sapienza? "Penso proprio di sì. Sarebbe irragionevole rifiutarne ancora una volta la visita in una occasione opportuna". Ë quindi anche secondo l'attuale rettore sarebbe stata inopportuna la presenza di Benedetto XVI all'inaugurazione dell'anno accademico nel 705° anniversario della fondazione dell'università? "Inopportuna mi è sembrata la posizione dei 67 colleghi che hanno firmato la lettera contro, non tanto per l'espressione di una legittima laicità, quanto per i giudizi espressi sul pensiero del pontefice. L'università deve essere un luogo aperto: il suo compito è la diffusione delle conoscenze scientifiche e della cultura. Con un'unica regola: che a trattare gli argomenti siano quanti sulla materia hanno studiato, fatto ricerche e pubblicazioni".
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http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/morucci-in-cattedra/papa-sapienza/papa-sapienza.html
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