giovedì 9 aprile 2009

Cannabis. Preside rinviato a giudizio per aver detto che non fa male. Follia censoria

Il preside di un liceo e' stato rinviato a giudizio dal tribunale di Trani per istigazione all'uso di stupefacenti: aveva detto ad una classe del quinto anno che non vi sono prove scientifiche sulla nocivita' della cannabis e sul fatto che crei dipendenza anche a lungo termine. I fatti descritti dall'accusa spiegano che il preside avrebbe espresso parere favorevole alla legalizzazione della cannabis. Il tutto mentre i carabinieri stavano facendo una lezione sui cosiddetti effetti devastanti della marijuana. Siamo alla follia censoria, contro la liberta' di insegnamento, di espressione e di informazione. Non potrebbe essere diversamente, visto che la politica e l'informazione sulle droghe e' lasciata quasi esclusivamente in mano a militari e poliziotti, piuttosto che a scienziati e medici.Quello che ha detto il preside lo difendiamo e se questa follia censoria fosse applicata alla lettera, anche siti Internet come il nostro, dove facciamo informazione quotidiana sulle droghe, dovrebbero essere denunciati per "istigazione al consumo": chiediamo, e da anni ci adoperiamo, per la legalizzazione della marijuana, ritenendo che la proibizione provochi maggiori danni di quanto le sostanze possano mai infliggere.Gli unici effetti nocivi individuati dagli oltre 17mila studi sulla marijuana, riguardano la salute neuropsichiatrica degli adolescenti, ma anche in questo caso non e' scientificamente dimostrato quanto la sostanza sia causa oppure solo fattore scatenante di una patologia gia' esistente.
Continua ...
http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19481

Nessun commento:

Posta un commento