L'AQUILA - San Salvatore, l'ospedale delle polemiche. La procura dell'Aquila dice che è "uno dei punti-chiave" dell'inchiesta sui crolli del terremoto e ne ha sequestrato alcune aree per preservarle da "contaminazioni". C'é chi dice (l'ingegnere dell'Enea Alessandro Martelli) che è stato costruito utilizzando cemento "annacquato", che non ha retto alla compressione del sisma sgretolandosi come fosse "borotalco". Uno dei progettisti (Cesare Squadrilli) sostiene invece che "é stato costruito secondo tutti i crismi della legge in vigore allora, quando la città era ancora zona sismica di seconda categoria" e quindi "é stato fatto in piena regola". Ma come stanno davvero le cose? Sarà la magistratura, naturalmente, a stabilirlo. La sola cosa che si può fare, ora, è andare a vedere di persona e, con l'aiuto di chi di se ne intende, cercare di capire qualcosa. Per tutta la mattina l'ingegner Mario Pompei, dirigente dell'area rischio sismico della Regione Marche, che all'Aquila coordina un team di esperti incaricati di verificare l'agibilità degli edifici colpiti dal sisma, ispeziona tutti i reparti accompagnato dall'ANSA. Alla fine dice: "L'ospedale dell'Aquila certamente non è agibile nella funzionalità.
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http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_934296937.html
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