ROMA - «Ho sbagliato e pagherò. Ora voglio solo sparire, sparire a lungo». I suoi amici sussultano a questa frase. Davanti hanno un Piero Marrazzo irriconoscibile: barba lunga, le occhiaie profonde di chi non ha dormito neanche un minuto, un maglione blu stropicciato al posto della solita giacca. Prostrato, debilitato, «un malato ». Sono, queste, le ultime parole pronunciate da Piero Marrazzo prima di allontanarsi definitivamente dall’attività politica e istituzionale. Pochi minuti prima aveva pronunciato le parole più difficili del suo mandato di governatore: «Ho deciso di autosospendermi immediatamente e ho conferito al vicepresidente Montino la delega ad assumere la responsabilità di governo e di rappresentanza, rinunciando a ogni indennità e beneficio connessi alla carica. Ho detto la verità ai magistrati prima che la vicenda fosse di dominio pubblico. Si tratta di una vicenda personale in cui sono entrate in gioco mie debolezze inerenti alla mia sfera privata». Parole attese, ma che hanno riaperto immediatamente la corsa alla successione.
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http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_25/marrazzo_pianto_figlia_2913ce06-c134-11de-b4fa-00144f02aabc.shtml
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