Tunisi, 29 apr. - (Adnkronos/Aki/Ign) - Scontri tra le forze lealiste al leader libico Muammar Gheddafi e le truppe di frontiera tunisine, dopo che gli uomini del Colonnello hanno oltrepassato il confine con la Tunisia.Gli uomini dell'armata verde hanno sparato contro la città di Dehiba, danneggiando gli edifici e ferendo almeno una persona. La Tunisia aveva oggi denunciato la violazione del proprio territorio nazionale da parte dell'esercito di Tripoli.
E proprio in territorio tunisino è entrata un'unità delle brigate di Gheddafi che, abbandonata la Libia, si è consegnata all'esercito del paese confinante. Secondo quanto rieferiscono fonti locali ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL, sono 162 i soldati libici che hanno deciso di disertare varcando il valico di confine di Dehiba a bordo di 30 veicoli, dopo gli scontri a fuoco di ieri con i ribelli. L'esercito tunisino, che sorveglia il confine con la Libia, ha preso in consegna le loro armi e ha vietato alla carovana di veicoli di entrare nella città.
La Nato invece ringrazia l'Italia. "Gli interventi degli aerei italiani hanno portato grande beneficio alle operazioni Nato in Libia", dichiara il generale di brigata Rob Weigheill, sottocapo di Stato maggiore per l'operazione Unified Protector. "Siamo grati al'Italia - aggiunge - per il contributo fornito alla Nato fin dall'istituzione della zona di interdizione aerea, e poi con l'embargo navale nei confronti della Libia".
Descrivendo la situazione in Libia, Weigheill dice che le forze dell'Allenza hanno respinto i lealisti, "tuttavia essi continuano a bombardare i cittadini di Misurata avvalendosi di artiglieria, di mortai e di missili di più lunga gittata".
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