giovedì 19 maggio 2011

"Tentata estorsione", chiesta condanna a due anni per Dell'Utri

Secondo il sostituto procuratore di Milano, il senatore del Pdl insieme al boss Virga, nei primi anni '90, avrebbe chiesto soldi in nero a un imprenditore, ex patron della Pallacanetro Trapani

MILANO. Il sostituto procuratore generale di Milano ha chiesto una condanna a 2 anni di reclusione, senza la concessione delle attenuanti generiche, per il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, accusato di tentata estorsione nei confronti dell'imprenditore siciliano Vincenzo Garaffa, ex patron della Pallacanestro Trapani, in concorso con il boss mafioso Vincenzo Virga. La richiesta è stata formulata nel processo d'appello “Tris”. In aula, Dell'Utri, assistito dagli avvocati Pietro Federico e Giuseppe Di Peri, non era presente, mentre c'era l' imprenditore Garaffa, assistito dall'avvocato Giuseppe Culicchia.
La Cassazione, nelle scorse settimane, aveva annullato con rinvio una precedente sentenza della Corte d'appello di Milano con la quale i giudici avevano riqualificato l'accusa in minacce gravi e avevano dichiarato la prescrizione. In precedenza, la Cassazione aveva annullato la condanna a 2 anni per estorsione, rimandando il giudizio sempre alla Corte d'appello. La sentenza per il senatore e per Vincenzo Virga, per cui il sostituto procuratore, Isabella Pugliese, ha chiesto sempre due anni di reclusione, è prevista per domani.
Secondo la ricostruzione dell'accusa, l'imprenditore Garaffa, nei primi anni '90, aveva ottenuto una sponsorizzazione per la società Pallacanestro Trapani, di cui era presidente. Il patron aveva ottenuto circa 1 miliardo e 700 milioni di lire a lui versati attraverso Publitalia, società all'epoca guidata da Dell'Utri.
CONTINUA ...

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