Anche il finanziamento illecito ai partiti per la riconversione dell'area Falck a Sesto S.Giovanni. Mazzette per 4 miliardi.
ROMA - Il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Filippo Penati (Pd), e altre persone, sono indagati a vario titolo per concussione, corruzione e illecito finanziamento ai partiti nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Monza sull'area Falck di Sesto San Giovanni. La Gdf ha effettuato perquisizioni negli uffici del Consiglio regionale della Lombardia e in società e abitazioni di Milano e Sesto San Giovanni, dove una perquisizione è stata fatta anche nella sede del Comune.
Sono 15 gli indagati nell'inchiesta, tra loro c'è anche l'assessore al Bilancio del Comune di Sesto San Giovanni, Pasqualino Di Leva. Anche Giordano Vimercati, ex capo di gabinetto della Provincia di Milano durante la giunta Penati, è indagato. Il Pdl di Sesto (dove la maggioranza è di centrosinistra) in una nota ha espresso «profonda preoccupazione per il quadro che si va delineando, soprattutto in questa fase amministrativa che vede impegnata l'amministrazione nell'adozione del piano di riqualificazione delle ex aree Falck».
I reati contestati a vario titolo sono corruzione, concussione e illecito finanziamento ai partiti, e come si legge nel decreto di perquisizione, commessi dal novembre 2001 al dicembre 2010, e riguardano anche la gestione del servizio integrato trasporti Alto Milanese. A Penati e a Vimercati sono contestati tutti e tre i reati. L'inchiesta è una costola di quella milanese sull'area Montecity Santa Giulia, i cui atti che hanno portato al filone di indagine monzese sono stati trasmessi 6/7 mesi fa. Tra le persone indagate ci sono anche imprenditori e professionisti.
L'inchiesta si riferisce in particolare agli anni 2001 e 2002, periodo in cui Penati era sindaco del comune. Secondo gli inquirenti sarebbero state pagate tangenti che si aggirano intorno ai 4 miliardi di vecchie lire. L'area Falck è una vasta zona di Sesto San Giovanni dove agli inizi del secolo scorso era iniziato lo sviluppo dell' industria siderurgica e che oggi è oggetto di un'importante operazione di riconversione. Le indagini sono condotte dai pm Franca Macchia e Walter Mapelli e puntano a ricostruire una serie di procedura amministrative relative a interventi di carattere urbanistico. Secondo l'accusa, sarebbero state corrisposte, o promesse, somme di denaro per agevolare il rilascio di alcune concessioni o per impostare secondo determinati criteri il Piano di governo del territorio.
Sono 15 gli indagati nell'inchiesta, tra loro c'è anche l'assessore al Bilancio del Comune di Sesto San Giovanni, Pasqualino Di Leva. Anche Giordano Vimercati, ex capo di gabinetto della Provincia di Milano durante la giunta Penati, è indagato. Il Pdl di Sesto (dove la maggioranza è di centrosinistra) in una nota ha espresso «profonda preoccupazione per il quadro che si va delineando, soprattutto in questa fase amministrativa che vede impegnata l'amministrazione nell'adozione del piano di riqualificazione delle ex aree Falck».
I reati contestati a vario titolo sono corruzione, concussione e illecito finanziamento ai partiti, e come si legge nel decreto di perquisizione, commessi dal novembre 2001 al dicembre 2010, e riguardano anche la gestione del servizio integrato trasporti Alto Milanese. A Penati e a Vimercati sono contestati tutti e tre i reati. L'inchiesta è una costola di quella milanese sull'area Montecity Santa Giulia, i cui atti che hanno portato al filone di indagine monzese sono stati trasmessi 6/7 mesi fa. Tra le persone indagate ci sono anche imprenditori e professionisti.
L'inchiesta si riferisce in particolare agli anni 2001 e 2002, periodo in cui Penati era sindaco del comune. Secondo gli inquirenti sarebbero state pagate tangenti che si aggirano intorno ai 4 miliardi di vecchie lire. L'area Falck è una vasta zona di Sesto San Giovanni dove agli inizi del secolo scorso era iniziato lo sviluppo dell' industria siderurgica e che oggi è oggetto di un'importante operazione di riconversione. Le indagini sono condotte dai pm Franca Macchia e Walter Mapelli e puntano a ricostruire una serie di procedura amministrative relative a interventi di carattere urbanistico. Secondo l'accusa, sarebbero state corrisposte, o promesse, somme di denaro per agevolare il rilascio di alcune concessioni o per impostare secondo determinati criteri il Piano di governo del territorio.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento