Milano, 2 dic. - (Adnkronos/Ign) - Delle 33 ragazze indicate dalla procura come ospiti nelle cene organizzate a Villa San Martino, 'solo' tre erano prostitute di professione. E' quanto ha dichiarato in aula Marco Ciacci, l'ufficiale di polizia giudiziaria che ha svolto le indagini sul caso Ruby. ''Dagli elementi raccolti nel corso degli accertamenti è emerso - ha risposto alle domande del pm l'investigatore- che le prostitute professionali erano tre: Iris Berardi, Michelle Conceicao e la stessa giovane Ruby''.
Su Iris Berardi, ha riferito il teste, è stata trovata in particolare una lettera anonima indirizzata alla madre della ragazza, in cui si faceva riferimento all'attività di prostituzione di Iris. Attività che è emersa anche dalla rubrica telefonica della brasiliana Michelle.
Quanto a Ruby ''elementi, contatti, testimonianze e anche video sequestrati'' dimostrano che la giovane marocchina svolgeva attività di prostituzione. Proprio su di lei il pm Antonio Sangermano ha mostrato in aula e ha chiesto il tribunale di acquisire una serie di foto caricate da Internet che mostrano la ragazza in pose erotiche in serate organizzate nel locale Albikokka di genova.
Prima dell'arrivo del teste il tribunale si era riservato di decidere su alcune questioni presentate dalle difese in mattinata. Ci sono stati anche momenti di tensione in aula: i legali dell'ex premier hanno presentato una serie di eccezioni su questioni preliminari legate alle intercettazioni disposte e al materiale informatico acquisito presso le cosiddette 'olgettine'.
Ma, a quasi tre ore dall'inizio del procedimento, il pm Antonio Sangermano ha cercato di bloccare le parole dei legali affermando davanti alla Corte che "si stanno riproponendo questioni preliminari in modo surrettizio. C'è già una ordinanza a proposito -ha ricordato il pm- così il processo diventa infinito". Intanto, su tutte le questioni presentate dai legali, i giudici si sono ritirati in camera di consiglio.
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