Milano, 1 dic. (Adnkronos/Ign) - "A differenza di Cosa Nostra la 'ndrangheta è trasversale ai fini elettorali. Appoggia chiunque possa favorire i suoi interessi". Lo ha affermato il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini nel corso di un incontro con la . Nell'ordinanza del gip Giuseppe Gennari, infatti, si fa riferimento ad una serie di personaggi politici in contatto con la famiglia Valle-Lampada.
La Boccassini, inoltre, non esclude che all'interno del Palazzo di Giustizia milanese ci siano state o ci siano altre 'talpe' pronte a collaborare con l'organizzazione mafiosa. "Di talpe, probabilmente, ce ne sono più di una. Ma su questo aspetto ci sono 'lavori in corso', anche sul nostro territorio e non solo in Calabria". Lo stesso gip Giuseppe Gennari, nella sua ordinanza ipotizzava la presenza quantomeno di 'informatori' speciali in particolare a Catanzaro.
Ai cronisti che chiedevano quali responsabilità abbiano, anche di tipo penale, i politici che compaiono nelle carte dell'operazione di mercoledì e su cui la 'ndrangheta avrebbe fatto confluire i voti, Boccassini ha risposto che "la Dda di Milano nei confronti delle persone delle istituzioni come dei mafiosi agisce quando ha le prove per affrontare un dibattimento".
Il magistrato ha poi confessato quanto sia stato "doloroso, e non è la prima volta che succede, ma nonostante la mia età me ne rammarico ancora, dover constatare comportamenti superficiali, tentativi di depistaggio da parte di appartenenti alla Gdf, alla magistratura, della politica e delle istituzioni in generale".
Un accenno il magistrato lo ha rivolto all'episodio, contestato in indagine, in cui il giudice Giglio ha inviato per mail a francesco Giuseppe Morelli (consigliere regionale arrestato, ndr) il testo di una mozione a sostegno della magistratura dopo il proiettile recapitato al procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. "Ho provato sgomento -ha sottolineato la Boccassini- nel vedere sfruttare la vita e il potere per fare una campagna politica per ingraziarsi un'antimafia che spesso non esiste".
Infine il procuratore ha sottolineato come la famiglia Lampada abbia "ricevuto un importante e prestigiosa riconoscenza dal Vaticano'' facendo riferimento alla particolare onoreficenza Vaticana di Cavaliere di San Silvestro riconosciuta al boss Giulio Lampada. E' una famiglia che "ha cominciato a vendere panini ed è finita a fatturare miliardi", ha aggiunto.
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