venerdì 10 febbraio 2012

Il declino della Sapienza all'ombra di Parentopoli: è al 430°posto nel mondo


Nell'Università dopo moglie e figlia, anche il figlio del rettore

Luigi Frati, professore ordinario di Patologia Generale e già preside della Facoltà di Medicina, guida l'Università La Sapienza di Roma dal 3 ottobre 2008 (Benvegnù/Guaitoli)
«Parentopoli? Ma perché non parlate di "Ignorantopoli"? Questo è il vero problema dell'università italiana. Voi giornalisti fate solo folklore!», sibilò il rettore della Sapienza Luigi Frati al nostro Nino Luca. Ma la Procura non è d'accordo: papà, mamma, figlia e figlio docenti nella stessa facoltà sono troppi, come coincidenze.

E sull'arrivo dell'ultimo Frati a Medicina ha aperto un fascicolo. Tanto più che «Parentopoli» e «Ignorantopoli», dicono le classifiche internazionali, possono coincidere.
Il rettore di quello che sul Web si vanta di essere il più grande ateneo italiano (nel senso di più affollato: 143 mila studenti, pari all'intera popolazione di Salerno o quelle di due capoluoghi come L'Aquila e Potenza insieme) era da tempo nel mirino di chi denuncia certi vizi del nostro sistema universitario.
Senese, un passato da sindacalista, uomo dalla capacità funambolica di fluttuare tra destra e sinistra, preside per un'eternità di Medicina dal lontano 1990 in cui Gava era ministro degli Interni e Chiesa si occupava amorevolmente dei vecchi ospiti del Pio Albergo Trivulzio e «altro», quello che i suoi studenti più perfidi hanno soprannominato «BaronFrati», è da sempre un uomo tutto casa e facoltà.
Al punto che non solo nella «sua» Medicina si sono via via accasate la moglie Luciana Rita Angeletti in Frati (laureata in Lettere: storia della Medicina) e la figlia Paola (laureata in Giurisprudenza: Medicina Legale) ma perfino il brindisi per le nozze della ragazza fu fatto lì. Indimenticabile il biglietto: «Il prof. Luigi Frati e il prof. Mario Piccoli, in occasione del matrimonio dei loro figli Paola Frati con Andrea Marziale e Federico Piccoli con Barbara Mafera, saranno lieti di festeggiarli con voi il giorno 25 maggio alle ore 13.00 presso l'aula Grande di Patologia Generale».
Continua ...

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