ROMA (Reuters) - Le dichiarazioni di buona volontà non bastano più e l'Italia deve subito adottare misure concrete per risolvere il problema dei rifiuti in Campania che dura da 14 anni e pertanto non può definirsi un'emergenza. Lo ha detto il commissario Ue all'Ambiente, Stavros Dimas, in un'intervista a Repubblica. "Mi rifiuto di parlare di emergenza, perché un'emergenza per definizione non può durare così a lungo. E questa situazione, a quanto mi risulta, si trascina da 14 anni", ha detto il commissario. L'esecutivo Ue ha avviato una procedura contro l'Italia perché non ha rispettato la direttiva che obbliga gli stati membri a raccogliere ed eliminare i rifiuti senza danni per la salute e per l'ambiente e proibisce l'abbandono e la discarica incontrollata. La procedura d'infrazione è stata avviata a giugno, dopo che la commissione ha giudicato insufficiente il decreto legge sull'apertura di quattro nuove discariche -- Serre, Savignano Irpino, Terzigno e Sant'Arcangelo Trimonte. Entro gennaio Bruxelles potrebbe passare alla seconda fase della procedura, dopo avere valutato la risposta del governo italiano. "Le dichiarazioni di buona volontà non ci basteranno più. Le autorità italiane dovranno agire, prendere misure concrete e immediate per risolvere la situazione tenendo in considerazione sia le esigenze di salute pubblica sia quelle di protezione ambientale. Occorre raddoppiare gli sforzi". ha detto Dimas a Repubblica. Da alcune settimane decine di migliaia di tonnellate di immondizia giacciono accumulate lungo le strade della provincia di Napoli e di Caserta perché il sistema di smaltimento è andato in tilt e il tentativo di riaprire una discarica a Pianura, alla periferia di Napoli, sta incontrando le resistenze di manifestanti, che ieri si sono scontrati con la polizia.
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