Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
martedì 22 aprile 2008
V2-Day, Grillo: è crepuscolo dei media
L'Italia vive un crepuscolo informativo, giornali e televisioni sono ormai dei feticci, il futuro è on line: le previsioni di Beppe Grillo a tre giorni dal V2-Day 'per una libera informazione in un libero Stato' sono piuttosto fosche per la sopravvivenza della carta stampata ma lui è pronto e galvanizzato per manifestare insieme al suo popolo a Torino, in Piazza Castello, cuore della città. Beppe Grillo, considerato il leader dell'antipolitica, ha scelto la data simbolica del 25 aprile per il suo secondo Vaffa-Day dopo il successo del primo (8 settembre 2007), organizzato per 'cambiare dal basso' la legge elettorale e escludere dal Parlamento i politici corrotti: allora, la massiccia partecipazione popolare colse tutti di sorpresa, scosse il Palazzo e pose il fenomeno-Grillo al centro dell'attenzione collettiva. Ancora una volta saranno raccolte le firme nei circa 450 banchetti allestiti in altrettante piazze italiane: proposti tre referendum per l' abolizione dell'Ordine dei giornalisti, la cancellazione del finanziamento pubblico all'editoria e l'eliminazione della legge Gasparri sulle radiotelevisioni. Grillo non svela tutti i dettagli della mobilitazione torinese: "Di certo ci sarà Marco Travaglio. In forse Sabina Guzzanti. Sugli altri non aggiungo di più per non rovinare la sorpresa a quanti parteciperanno. Posso dire solo che gli ospiti saranno una ventina. Giornalisti, professori, esponenti della società civile saliranno sul palco. In più proporremo alcuni filmatini interessanti...". Grillo farà da padrone di casa: "Mi aggirerò per la piazza e introdurrò i vari interventi". Il comico non azzarda cifre per la giornata del 25 ma ricorda quelle dell'8 settembre quando a Bologna, epicentro del suo primo Vaffa-day, si riversarono centomila persone e furono raccolte oltre trecentomila firme. E, proprio in queste ore, il comico incassa l'appoggio dei radicali ai referendum, l'adesione di Antonio Di Pietro che sarà a Milano ma riceve critiche dalla Fnsi che celebra il suo centenario domani: più che altro un 'Autofunerale Day', aveva detto ieri. "L'informazione - dice - è il cuore della democrazia. Se l'informazione diventa strumento di interessi privati e dei partiti non c'é democrazia". E la battaglia di Grillo, condotta dalla Rete, di cui è stato pioniere e della quale ha scoperto già da tempo le potenzialità, è diretta contro i legami che, secondo lui, impediscono ai giornalisti di essere liberi: "Quante cose si scoprono guardando i componenti dei cda delle aziende editoriali. Banche e politici la fanno da padroni. Non c'é un editore puro capace di gestire il suo giornale in modo illuminato. Ed è l'editore a fare il giornalista". Il domani, insiste, è on line: "Sulla Rete le bugie vengono subito smascherate e bisogna avere una reputazione adamantina per riuscire ad andare avanti". Grillo preconizza grandi cambiamenti nel mondo dell'informazione così come è accaduto per il quadro politico italiano che, nel giro di sei mesi soltanto, ha subito profonde e sostanziali trasformazioni: "Accusavano me di voler uccidere i partiti. Oggi, alcuni di loro sono spariti, altri si sono fusi e tutti sono assenti dal governo. Al posto dei partiti ci sono due accozzaglie senza differenze guidate da Topo Gigio e Testa d'Asfalto, cioé Veltroni e Berlusconi: entrambi dicono, propongono e fanno le stesse cose, mentre l'economia va a picco, il Paese è allo sbando, il lavoro manca".
(di Daniela Simonetti)
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