I Pasdaran, Guardiani della rivoluzione iraniana, hanno avviato oggi manovre militari nel Golfo con l'impiego di unità missilistiche, mentre rimane alta la tensione per il braccio di ferro con la comunità internazionale sul programma nucleare di Teheran. "Le manovre, denominate Profeta-3, sono cominciate alcune ore fa", precisa l'agenzia Mehr, aggiungendo che vi sono impiegate "unità missilistiche delle forze navali e aeree dei Pasdaran" e che "l'obiettivo è di innalzare le capacità di combattimento". Ai Guardiani della rivoluzione sono affidati i missili balistici della Repubblica islamica, tra i quali lo Shahab-3, che è in grado di raggiungere Israele. Nei giorni scorsi i vertici militari iraniani hanno ribadito che in caso di attacco agli impianti nucleari del Paese, la risposta militare sarebbe immediata, con una possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, la porta di accesso al Golfo attraverso la quale passa il 40 per cento del traffico di petrolio mondiale.
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