Rilevatori tarati ad arte. Quattro arresti e decine di indagati tra vigili e funzionari, una trentina di comuni nei guai
MILANO — Truccavano i semafori. E truccavano le gare d'appalto per piazzare il loro diabolico apparecchio, il T-Red, sulle strade di quei comuni d'Italia che, andando in cerca di sicurezza stradale, contravvenzione dopo contravvenzione hanno riempito le casse e svuotato le tasche degli automobilisti. Che ora, a migliaia, secondo il Codacons, potranno chiedere di annullare le multe.
Una associazione per delinquere, sostiene la procura di Milano. Un «cartello» occulto che, con la complicità di funzionari comunali o di comandanti della polizia municipale incastrati da email, «promuoveva, organizzava e coordinava l'attività» per garantirsi e «favorire l'acquisizione di contratti con enti pubblici». Il loro fine, scrive il gip, non era la sicurezza stradale, e difatti il vigile elettronico non finiva in prossimità di asili o giardini pubblici, ma veniva piazzato su vie a scorrimento veloce, garantendo di conseguenza maggiori incassi dalle multe.
Con questa accusa, su richiesta del pm Alfredo Robledo e per decisione del gip Andrea Ghinetti, sono finiti agli arresti Raul Cairoli, 38 anni, amministratore unico della Ci.ti.Esse srl di Rovellasca (Como); Giuseppe Astorri, 51 anni, direttore commerciale della Scae spa; Simone Zari, 43 anni, socio e amministratore di fatto della Centro Servizi srl; e Antonino Tysserand, 50 anni, amministratore unico della Tecnotraffico srl e titolare della ditta individuale Tecnologie per il traffico. Cairoli, considerato «promotore del cartello», è finito in cella, gli altri agli arresti domiciliari.
CONTINUA ...
http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_18/semafori_truccati_multe_facili_e2eae900-8548-11dd-bcd5-00144f02aabc.shtml
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