Roma, 4 ott. (Adnkronos/Ign) - Dopo lo sciopero della fame, anche quello della sete. Marco Pannella annuncia in una conferenza stampa alla Camera di avere iniziato a mezzanotte di ieri lo sciopero della sete per protestare contro lo stallo in Parlamento per l'elezione del presidente della commissione di Vigilanza Rai e del giudice della Corte costituzionale. Pannella ieri aveva parlato con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ''Chiediamo che le Camere non si degradino a un votificio squallido e ridicolo'', governato dalla ''logica del baratto''. Pannella ringrazia il capo dello Stato per ''i termini inequivoci'' usati nel suo monito. L'unica soluzione è quella adottata ''nei conclavi, dove quando si deve fare una cosa si va avanti fin quando non è fatta'', avverte Pannella. E allora si convochino il Parlamento in seduta comune e la commissione di Vigilanza ''con all'ordine del giorno l'espletamento di questo adempimento e la seduta finisca solo quando l'adempimento è compiuto. Se non si interrompe questa flagranza contro la legge è inutile che il Parlamento continui a lavorare''. ''Porteremo avanti questa battaglia per difendere, con la Costituzione, anche il presidente della Repubblica'', rimarca Pannella.
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