Roma, 16 ott. (Adnkronos/Ign) - Continua senza interruzione la protesta del mondo accademico e della scuola per i tagli previsti dal governo Berlusconi. E ora l’esecutivo si trova a dover affrontare anche il no dei governatori al commissariamento delle regioni inadempienti sul ridimensionamento degli istituti scolastici previsto nel decreto 154. Secondo la norma, spiega Mariangela Bastico, ministro per gli Affari regionali del governo ombra, “se Regioni ed Enti Locali non attueranno autonomamente entro il 30 novembre il dimensionamento (cioè il taglio) della rete scolastica, il presidente del Consiglio, previa diffida, nominerà un Commissario ad acta per la realizzazione del piano”. I governatori hanno posto lo stralcio della norma come pregiudiziale per sedersi al tavolo in conferenza unificata ma il governo si è preso del tempo per valutare la richiesta. La seduta è stata quindi aggiornata ai prossimi giorni. “C'è un decreto del presidente della Repubblica del '98 che parla di parametri che vanno a dimensionare le istituzioni scolastiche. E' un dpr che risale al '98 ma in 10 anni quei parametri non sono mai stati rispettati” ha informato la Gelmini. Ma il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha fatto sapere che “la conferenza unificata non si farà finché questa questione non viene risolta”.
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