Da Ramallah al Cairo, da Beirut a Damasco, da Amman ad Ankara ma anche a Parigi e a Londra e addirittura alle Hawai dove trascorre le vacanze il neopresidente Usa, Barak OBama decine di migliaia di persone sono scese per le strade per manifestare contro la massiccia offensiva militare lanciata dal regime sionista nella Striscia di Gaza. Per la prima volta dopo gli scontri di Gaza del giugno 2007 che hanno sancito la guerra tra le due principali fazioni palestinesi, le bandiere verdi di Hamas sono comparse nuovamente a Ramallah, 'capitale' dell'Anp guidata dai rivali di Fatah, dove una folla di migliaia di persone è scesa nelle strade per manifestare. Al grido di "con l'anima e con il corpo ci sacrificamo per te, Gaza", oltre a quella con il tricolore nazionale, i manifestanti brandivano tutte le bandiere delle varie fazioni palestinesi. Due imponenti manifestazioni di protesta si sono svolte anche nel centro di Beirut e Damasco. Nella capitale siriana migliaia di persone con in mano le foto del presidente Bashar Assad hanno invaso il centro della città al grido di "Viva Gaza, Viva la Palestina, Abbasso Israele". A Beirut un corteo di manifestanti con le bandiere verdi di Hamas ha terminato la sua marcia di fronte alla sede dell'Onu annunciando un sit-in di protesta. Anche ad Amman il governo dell'Egitto sembra essere diventato uno dei bersagli della rabbia dei manifestanti arabi per "l'Olocausto di Gaza". L'emittente panaraba Al Jazeera dalla capitale giordana ha trasmesso le immagini di un imponente corteo diretto verso la sede diplomatica dell'Egitto accusato di "complicità" con Israele dopo l'incontro di giovedì scorso al Cairo fra il presidente Hosni Mubarak a il capo della diplomazia israeliana Tzipi Livni.
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