GAZA- I cristiani di Gaza dimostrano al mondo con un'azione sigificativa la loro protesta per l'assedio spietato della Striscia. Ierisera non è stata celebrata la tradizionale messa di mezzanotte della vigilia di Natale a Gaza. Lo ha annunciato padre Manuel Musallam, parroco della Santa Famiglia, nella Striscia di Gaza, in un comunicato diffuso ai giornalisti affermando che la scelta è stata fatta per protestare contro il blocco della Striscia imposto da Israele. Contattato dall'agenzia Misna, padre Manuel spiega: "Come possiamo festeggiare la nascita di Gesù, mentre tutto attorno a noi è oscuro e in rovina? Non c'è pane, non c'è acqua da bere, i genitori non hanno niente da poter donare ai figli". Senza nascondere nel tono della voce la tristezza per l'assedio sionista padre Manuel ha aggiunto: "Gaza si trova di fronte al mare, ma noi siamo sommersi dalla marea di lacrime versate da un intero popolo che soffre per la volontà iniqua di questo assedio, che altro non è se non un crimine contro l'umanità". A Gaza vivono quasi 4000 cristiani, circa 300 dei quali sono cattolici mentre la maggior parte della comunità cristiana è greco-ortodossa.
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