domenica 12 aprile 2009

"I veri Ufo eravamo noi" - Cade il segreto militare sull'Area 51. Un veterano: “Testate qui le armi segrete Usa”

L’aereo più veloce del mondo, successive generazioni di velivoli-spia, la capsula lunare Apollo e una base sotto il sito dei test nucleari dove l’accesso è proibito: sono le prime, scarne, notizie sui segreti dell’Area 51 che emergono da documenti del governo Usa declassificati dalla Cia, che ha anche autorizzato a parlare alcuni dei tecnici che vi hanno lavorato. L’Area 51, a poco più di un’ora di auto a nord-ovest di Las Vegas in Nevada, è la base aerea della quale il governo non riconosce neanche l’esistenza ma dove gli esperti di Ufo ritengono che siano nascosti, dalla fine degli Anni 40, dischi volanti e corpi di extraterrestri. Le testimonianze di tecnici ed esperti della base lasciano aperta tale ipotesi perché, come dice lo scienziato Stanton Friedman, «c’è una base sotterranea» sotto il sito nucleare Jackass Flats nella quale entrano in pochi e «l’esistenza di segreti governativi è un fatto della vita come tanti altri». Ciò che accomuna i documenti declassificati è come il personale dell’Area 51 si sia giovato negli anni delle voci sulla presenza di Ufo al fine di celare i progetti che il Pentagono stava realizzando nel massimo della segretezza. Fra questi il primo aereo-razzo degli Stati Uniti, l’X-15, la capsula spaziale Apollo che venne adoperata per raggiungere la Luna e anche i veicoli che servirono ai primi astronauti per atterrare e spostarsi sul Pianeta sconosciuto. In ogni occasione, racconta Thornton Barnes, ex ingegnere dei progetti speciali dell’Area 51, «i veri Ufo eravamo noi» perché i team tecnici lavoravano con la sicurezza che quanto di più anomalo fosse stato osservato da lontano sarebbe stato scambiato per una traccia di esistenza extraterrestre.
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