ROMA - Il bilancio ufficioso delle vittime del terremoto della scorsa notte è ancora fermo a 27; la macchina dei soccorsi si sta faticosamente mettendo in moto, anche per le particolari caratteristiche del territorio.
L'AQUILA.
Centinaia di persone in strada, accampata nelle piazze, nei parcheggi dei supermercati, anche nei campi sportivi. E, purtroppo, anche morti in strada, cadaveri estratti dalle macerie dei palazzi crollati e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagano decine di giovani, vecchi e donne, molti con delle coperte sulle spalle, altri ancora in pigiama; i volti tirati, lo sguardo ancora impaurito dopo la scossa, violentissima, di questa notte. E a rendere ancora più difficile le situazione delle migliaia di sfollati, le continue scosse di assestamento: l'ultima neanche mezz'ora fa che ha fatto crollare diversi cornicioni e cadere tegole. In piazzale Paoli all'Aquila, in una zona centrale della città, uno stabile di quattro piani è venuto tutto giù: dentro vi erano numerose stanze date in affitto a studenti, dal momento che il capoluogo abruzzese è sede di un ateneo. Tre giovani sono stati estratti vivi dalle macerie. Per un quarto non c'é stato nulla da fare. Ricerche frenetiche sono in corso tra Vigili del Fuoco, protezione civile, carabinieri. Tribunale evacuato perché inagibile ad Avezzano (L'Aquila). Tutti i dipendenti sono ora fuori il palazzo. Il sindaco Antonio Floris, intanto, ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici in città.
EDIFICI EVACUATI ANCHE FUORI ABRUZZO
Una palazzina in cemento armato, con gravi lesioni strutturali, è stata evacuata la scorsa notte dai Vigili del Fuoco di Sora, in via Marsicana, nel territorio di Sora. La scossa sismica che ha avuto come epicentro l'Aquila è stata avvertita in tutta la zona del Frusinate ed in particolare nella valle di Comino, che è proprio a ridosso di Avezzano e dell'Aquila.
SOCCORSI.
Anche i grandi ospedali romani sono stati allertati per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Unità di crisi sono state già organizzate all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Gemelli. Roma, infatti, potrebbe accogliere, come già è avvenuto in passato, i feriti più gravi per gli interventi operatori o per i ricoveri. Una settantina di vigili del fuoco e una trentina di automezzi sono partiti dal Veneto per l' Abruzzo colpito dal terremoto, ma nel giro della mattinata il numero dovrebbe raddoppiare. Il comando interregionale di Padova, che ha competenza anche per Trento e Bolzano, sta infatti organizzando di un'altra colonna.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_932327848.html
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