ROMA - Chi ha autorizzato gli ospiti, a cominciare dal cantautore Mariano Apicella, a salire sugli aerei dell'aeronautica militare per andare alle feste di Berlusconi in Sardegna? C'è stato un uso improprio dei beni dello Stato? Due interrogazioni saranno presentate per avere le risposte: una da Antonio Di Pietro e l'altra dal Pd. C'è infatti anche questo risvolto nell'affaire degli scatti sequestrati a Antonello Zappadu. È il fotografo stesso a parlarne, per scagionarsi in parte dall'accusa di violazione della privacy. Quindi, dice, non tutte le foto riguardano Villa Certosa, molte sono invece state scattate all'aeroporto della Costa Smeralda, luogo pubblico: "Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell'aeronautica militare, tra di essi c'è il cantante Apicella. Si tratta di arrivi negli ultimi due anni quasi settimanali, con sbarco il venerdì sera o il sabato mattina e partenza il lunedì". Nel 2007 quando Francesco Rutelli e Clemente Mastella, all'epoca ministri del governo Prodi, andarono al Gran Premio di Monza con un aereo di Stato portando alcuni ospiti, successe un putiferio. Riccardo Capecchi, uno degli ospiti, collaboratore di Palazzo Chigi, si dimise. "Figuriamoci le conseguenze che queste notizie se confermate dovrebbero avere ora. Sugli aerei privati del signor Berlusconi ci sale chi vuole lui, ma sui voli delle istituzioni, no", attacca Luigi Lusi, Pd, amico di Capecchi. Di Pietro è ancora più duro: "Se è confermato che da un aereo militare per passare quarantott'ore di baldoria scendevano nani e ballerine, ci sono una pluralità di illeciti oltre all'immoralità. Intanto, l'uso di un mezzo dello Stato per attività non istituzionali e, in particolare, di un aereo militare. Se tutto ciò fosse vero, il reato è quello di peculato. Chiederemo spiegazioni in Parlamento".
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