Ci sono volute due votazioni, una prima, terminata in parità lo scorso lunedì 18 maggio e una seconda, tenutasi invece ieri pomeriggio, dall’esito più scontato perché il Consiglio Comunale di Milano arrivasse ad approvare la delibera di revoca della Commissione Comunale Antimafia, votata all’unanimità lo scorso 5 marzo. A poco più di due mesi di vita e dopo solo un paio di riunioni risoltesi in un nulla di fatto, proprio per l’assenza dei consiglieri di maggioranza, l’aula di Palazzo Marino ha deliberato di ritornare sui propri passi, cancellando con un colpo di spugna la Commissione che avrebbe dovuto aiutare l’amministrazione comunale nell’approfondire lo studio delle dinamiche delle infiltrazioni mafiose in città e, successivamente, nell’avanzare proposte di intervento politico e amministrativo al riguardo. La maggioranza ha quindi recepito le perplessità del Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, espresse nell’immediatezza del voto con una lettera inviata al Sindaco Letizia Moratti: “non risulta ipotizzabile la costituzione di una commissione consiliare di inchiesta antimafia”. A seguire arrivarono al Comune di Milano altri dinieghi ad una prima generale richiesta di partecipazione rivolta a magistrati e forze dell’ordine, alcuni dei quali espressi formalmente, altri informalmente, soprattutto dai vertici del Tribunale di Milano. In sostanza, il punto critico discusso fin dall’inizio era la possibilità o meno che le forze dell’ordine e i rappresentanti della magistratura potessero riferire dell’esito di indagini in corso, per legge difettando la Commissione di poteri di inchiesta.
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http://www.ilblobber.com/2009/05/milano-non-esiste-la-mafia.html
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