Modena, 28 maggio 2009. «Le acque del Po presentano livelli molto elevati di interferenti endocrini che attraverso la catena alimentare, vengono assimilati dai pesci. Questa esposizione si ripercuote sull’apparato riproduttivo e provoca l’intersessualità: un’alterazione che mette a rischio la sopravvivenza della specie». Lo studio è stato presentato da Luigi Viganò dell’Istituto Ricerca sulle Acque del Cnr a «Sicura», Convention sulla Sicurezza Alimentare e Nutrizione che si tiene a Modena.
«L’alterazione riscontrata più frequentemente - chiarisce Viganò - è la femminilizzazione: ossia esemplari di sesso maschile il cui testicolo subisce una trasformazione ad ovario». Gli interferenti endocrini (IE), sostanze esogene di origine naturale e sintetica, comprendono oltre ai farmaci, fitoestrogeni ed estrogeni. Vengono utilizzati nella detergenza industriale e nel diserbo in agricoltura, oltre che nella produzione di vernici, plastiche e cosmetici. Gli interferenti sono inoltre presenti nei composti antiaderenti di molti contenitori alimentari, nei ritardanti di fiamma, nei tessuti sintetici e nelle plastiche di computer, televisori e autoveicoli.
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http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/2009/05/28/183710-troppe_sostanze_chimiche.shtml
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