domenica 30 agosto 2009

Maestro unico bocciato dalle famiglie: lo sceglie solo il 3% - Quasi tutti preferiscono le 30 e le 40 ore con più insegnanti

ROMA (30 agosto) - Tutti pazzi per il tempo pieno. Buttando un occhio alla crisi le famiglie italiane che hanno iscritto i figli in prima elementare non hanno avuto dubbi. Soprattutto al Centro-Nord, ma anche in alcune realtà del Sud come Napoli (e questa è una novità), hanno optato per le 30 o le 40 ore settimanali di lezione. Vale a dire che hanno scelto di lasciare i figli a mensa (chi ha trovato posto) almeno per due pomeriggi a settimana, se non addirittura dal lunedì al venerdì. Per i presidi la lettura è chiara: il maestro prevalente della Gelmini, novità di quest’anno, non è piaciuto alle famiglie. Con le 40 ore, infatti, sono garantiti due insegnanti. Con le 30 ce n’è uno che effettivamente prevale (il ministero si sgola per ricordarlo), ma che copre al massimo 22 ore. Le altre sono distribuite tra più insegnanti. Sta di fatto che i genitori non hanno preso la rincorsa per accaparrarsi un posto in una sezione a 24 ore, quella dove fino a 22 sono coperte da un solo insegnante, un maestro pressoché unico.C’era da aspettarselo. La mensa è un’abitudine e una necessità in molte realtà, soprattutto urbane, e la crisi non ha migliorato la situazione: mamme e papà se hanno un lavoro se lo tengono stretto. «Ma molti genitori credono anche nel modello didattico che vede la presenza di più insegnanti in classe», fanno notare alcuni presidi. I dati del ministero parlano di un 3% di genitori che hanno iscritto i figli per 24 ore, il 7% ha scelto le 27 ore, il 56% le 30 ore, il 34% le 40. La mappatura del gradimento del maestro prevalente è variegata: in città non decolla, nei piccoli centri piace di più. Nel Lazio, secondo l’Asal, l’Associazione scuole autonome della regione, «solo l’1% delle famiglie ha optato per le 24 ore». Alla scuola Angelo Mauri di Roma solo un iscritto le ha chieste. Nel Lazio, e così in Lombardia, Campania, Piemonte, per citare alcune regioni, ha vinto il modello delle 30 ore, con due rientri pomeridiani.
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=71350&sez=HOME_SCUOLA

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