Roma, 3 ott. (Adnkronos/Ign) - ''Siamo almeno 300mila''. Vola su una Piazza del Popolo gremita e coloratissima l'annuncio dato dal palco dagli organizzatori della manifestazione per la libertà di stampa a Roma. Una marea di gente, ''mai così tanti'' per un'iniziativa del genere, dicono raggianti gli stessi organizzatori.
In piazza tantissimi striscioni in difesa della libertà di stampa insieme a bandiere della Cgil e anche del Pd, Idv e Rifondazione, per un evento molto atteso, seguito in diretta televisiva da Rainews24, SkyTg24, Tg4, Repubblica tv, Youdem, dal sito della Cgil e da Popolare network, e che ha visto manifestazioni parallele in diverse altre città italiane ed europee.
La manifestazione, fortemente voluta dalla Federazione nazionale della stampa ''per la libertà di informazione, per una stampa che non vuol farsi mettere il guinzaglio da nessuno'', si è aperta con un minuto di silenzio dedicato alle vittime di Messina.
Sul palco con il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, sono saliti anche lo scrittore Roberto Saviano e il presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida. Siddi ha invitato il premier, Silvio Berlusconi, a ritirare ''il ddl Alfano sulle intercettazioni'' e ''le cause intentate contro i giornalisti'', mentre Onida ha osservato che "il potere politico è troppo spesso intollerante nei confronti delle voci critiche''. Ficcante e come sempre incisivo anche l'intervento dell'autore di 'Gomorra'. ''Combattiamo per la serenità di lavorare senza doverci aspettare ritorsioni - ha detto Saviano - Quello che sta accadendo in questi giorni dimostra che verità e potere non coincidono mai''. ''Quello che è accaduto a Messina - ha proseguito lo scrittore - è il frutto, non della natura, ma del cemento. Se si permette a chi scrive di farlo secondo coscienza e senza pressioni, tragedie come questa potrebbero essere evitate''.
"Sarà una manifestazione serissima, altro che farsa - aveva avvertito il presidente della Fnsi, Roberto Natale - E Piazza del Popolo darà una risposta anche al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e alla maniera offensiva con la quale ha giudicato questa iniziativa e ha parlato dei giornalisti in termini di troppi farabutti''.
Continua ...
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