MILANO - La corsa a Massimo D'Alema alla poltrona di Mr. Pesc (il ministro degli esteri della Commissione Europea) sarebbe stata sabotata dallo stesso governo italiano che pubblicamente avrebbe fatto finta di sostenere il leader del Pd, ma che avrebbe tramato nell'ombra per affossarlo. Lo sostiene il socialista Martin Shulz in un'intervista a "la Repubblica". "Il governo italiano non ha mai ufficialmente proposto il nome di D'Alema" ha dichiara Schulz che si dice convinto che se il presidente del Consiglio Berlusconi avesse ufficialmente proposto il nome di D'Alema le cose sarebbero andate diversamente. "D'Alema non aveva un governo che lo sostenesse - continua Shulz -. Al contrario. Mi risulta che Berlusconi abbia contattato alcuni primi ministri conservatori per chiedere di far cadere la candidatura di Massimo dicendo: non mettetemi in condizione di dire di si' a D'Alema. Mi risulta - conclude Schulz - che si sia espresso cosi' anche alla cena a Berlino, in occasione dell'anniversario della caduta del muro". (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Politica/Schulz-Alema-fatto-fuori-Berlusconi/23-11-2009/1-A_000062745.shtml
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