(ASCA) - Roma, 10 dic - Scontro finale? Rottura definitiva? Divorzio annunciato? Improbabile, non converrebbe a nessuno dei due. Semmai, tanto fumo e poco arrosto. E' la solita puzza di bruciato, per capirci, la stessa che si respira da mesi tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. E poco importa, guardando alla concreta tenuta della maggioranza, che i due alleati, siamesi per necessita' e non piu' per affinita', se le siano di nuovo mandate a dire, anche se a distanza (da valutarsi ancora, pero', gli effetti delle astensioni del finiano Fabio Granata e dell'ex An Angela Napoli sulle mozioni di sfiducia al sottosegretario pidiellino Nicola Cosentino). Insomma, per il momento niente di nuovo, se non fosse per il contesto internazionale del summit Ppe - particolare non casuale, visto l'inevitabile ritorno mediatico preventivato dal capo del governo - che fa da scenografia all'ennesimo affondo del Cavaliere. Duro, si', ma per nulla sorprendente, almeno nella sostanza. Cosi', da Bonn arriva l'attacco reiterato alle toghe rosse, al partito dei giudici che va a braccetto con la Consulta - targata sinistra, come la parte politica degli ultimi tre presidenti della Repubblica - divenuta ormai organo politico, e via dicendo.
Continua ...
http://www.asca.it/news-BERLUSCONI-FINI__LA_GUERRA_CONTINUA_MA_PER_ORA_NIENTE_DIVORZIO_(FOCUS)-880975-POL-1.html
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