Roma, 3 dic. (Adnkronos) - I carabinieri Luciano Simeone e Carlo Tagliente che fecero irruzione nell'appartamento di via Gradoli scoprendo il 3 luglio scorso il governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo insieme con il trans Natalie, restano in carcere non solo perche' secondo i giudici del Tribunale del Riesame sono tuttora in possesso del filmato che riprende l'incontro e quindi possono reiterare il reato, ma anche perche' "hanno asservito la loro qualificata funzione di carabinieri ai fini deviati e devianti del crimine, mettendo in opera un metodico disegno delinquenziale in danno del presidente di una Regione scoperto in un contesto di privata e personalissima vita della propria sessualita'". E' quanto si legge in una parte del provvedimento con il quale il Tribunale del Riesame presieduto da Francesco Taurisano il 26 ottobre scorso si e' pronunciato sul ricorso presentato non solo da Tagliente e Simeone, ma anche da altri due carabinieri coinvolti nella vicenda: il maresciallo Nicola Testini, che pero' e' stato scarcerato, e il carabiniere Antonio Tamburrino che e' stato mandato agli arresti domiciliari, considerato che nella vicenda Marrazzo ha avuto un ruolo secondario, e cioe' quello di cercare di vendere ad un'agenzia fotografica di Milano il filmato.
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