Roma, 8 dic. (Apcom) - Le nuove centrali nucleari italiane "potranno sorgere in gran parte nelle immediate vicinanze dei siti che ospitano gli impianti chiusi dopo il referendum del 1987: Trino Vercellese, Caorso (Piacenza), Latina, e Garigliano di Sessa Aurunca (Caserta)". Lo scrive 'Mf', secondo cui "nella nuova lista rientra anche Montalto di Castro (Viterbo), già candidata a ospitare una centrale nucleare prima che l'Italia dicesse addio all'energia dell'atomo". "La nuova geografia dell'atomo - secondo il quotidiano finanziario, che cita fonti governative vicine al dossier - ricalcherà quasi fedelmente la vecchia, con qualche new entry che tiene conto delle esigenze dei reattori di allora e di quelli di nuova tecnologia che l'Enel realizzerà grazie agli accordi con Edf, ovvero l'Epr che predilige le aree costiere o vicino ai grandi fiumi, purchè scarsamente popolate e lontane da insediamenti industriali". "A queste cinque aree d'elezione - precisa Mf - se ne aggiungono altre, come Monfalcone (Gorizia), Termoli (Campobasso), Palma (Agrigento) e Oristano". Tuttavia, "l'elenco dei siti papabili supera di gran lunga il numero di Epr previsti dall'accordo Enel-Edf. Gli impianti italo-francesi, infatti, saranno quattro, ma tre siti sarebbero già sufficienti perchè due reattori potrebbero sorgere affiancati".
http://www.apcom.net/newseconomia/20091208_092200_338a879_78018.shtml
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