Islamabad, 13 mag. (Adnkronos/Aki) - Almeno 80 persone sono morte e altre 115 sono rimaste feritenel più sanguinoso attacco sferrato in Pakistan dall'uccisione di Osama bin Laden lo scorso 2 maggio in un blitz ad Abbottabad delle forze speciali americane.
Il duplice attacco, riferiscono i media pakistani, è stato rivendicato da Tehrik-e-Taliban, il gruppo dei Talebani del Pakistan.
Nel mirino sono finite le guardie di frontiera nel distretto di Charsadda, nel turbolento nordovest del Paese. Gli attacchi sono stati sferrati da due kamikaze a bordo di moto, mentre un gruppo di reclute stava salendo a bordo di alcuni mezzi per andare in licenza.
Le vittime sono per lo più guardie di frontiera. Jehanzeb Khan, ufficiale di polizia, ha confermato all'agenzia di stampa Dpa che ''tra le vittime vi sono almeno tre civili''.
''Questo attacco è stato sferrato per vendicare il martirio di Osama bin Laden e le atrocità commesse dalle forze pakistane nelle aree tribali - ha detto Ihsanullah Ihsan, portavoce di Tehrik-e-Taliban Pakistan (Ttp), alla Dpa - Diciamo alla gente che non dovrebbe permettere ai propri figli di entrare nelle forze armate e in quelle paramilitari perché stiamo pianificando altri attacchi. Presto vedrete attacchi se possibile ancora peggiori contro le forze di sicurezza, che si sono alleate con gli americani''.
Descrivendo la dinamica degli attacchi odierni, l'ufficiale di polizia Khan ha spiegato che ''un attentatore si è fatto saltare in aria vicino ai mezzi'' su cui stavano salendo gli agenti, mentre un altro ''era nascosto da qualche parte''. Quest'ultimo, ha proseguito, ''è entrato in azione quando la gente ha iniziato a radunarsi nel luogo del primo attacco''.
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