Il problema del rocker non è più solo la costola fratturata. Ma lui: «Ho deciso che sono guarito, i medici fanno gli esami che devono, io penso ad altro».
BOLOGNA - Il ricovero si allunga, il mistero si infittisce. Come confermato dalla portavoce, Tania Sachs, il problema di Vasco, ormai da dieci giorni a Villalba, clinica privata sui colli di Bologna, non è più la sola costola fratturata, per la quale è già in atto una terapia antidolorifica. Il Blasco «ha effettuato una risonanza per verificare un'eventuale infezione al polmone», dice la Sachs. L'esame è stato effettuato in un'altra clinica privata, sembrerebbe in provincia di Ravenna, in una struttura che fa sempre parte del gruppo di Villalba.
A VILLALBA - Questa mattina, a Bologna, un'ambulanza è uscita dall'ospedale dove è ricoverato Vasco molto presto ed è rientrata attorno a mezzogiorno, arrivando sul retro e aprendo il portellone: a pararsi davanti anche la vigilanza privata della clinica, per impedire ai fotografi di vedere dentro. Subito si è sparsa la voce che all'interno ci fosse il rocker di Zocca, voce smentita dallo staff del cantante, anche se l'improvvisato e inusuale servizio d'ordine farebbe pensare al contrario. Il direttore sanitario della clinica, Paolo Guelfi, non ha confermato nè smentito. Sono ancora otto-nove gli esami in programma per il Blasco, alcuni probabilmente già effettuati, «a ritmo di uno al giorno, con calma», spiega la portavoce. Quindi, dopo dieci giorni di ricovero, ancora non si sa quando il rocker potrà uscire e i tempi per le sue dimissioni, che si pensavano prossime, si allungano.
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