Continua la querelle sui dati pubblicati da Brunetta sull’uso delle macchine di rappresentanza: e il Quirinale rivendica, “Noi primi a tagliare”
Sul sito del ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e’ possibile consultare (a questo indirizzo) il database completo della rilevazione nazionale sul parco autovetture delle PA, voluto dal ministro Renato Brunetta e realizzato da Formez PA. All’indagine – realizzata nel periodo 29 marzo-6 giugno 2011 – hanno risposto 5.095 enti, pari al 61,6% delle amministrazioni (8.277) che sono state contattate per l’accreditamento al sistema online. I 2.200 non contattati per il monitoraggio sono in gran parte enti di piccola dimensione e privi di autovetture.
NUMERI - Chi ha risposto rappresenta, in termini di dipendenti, l’85,6% degli addetti complessivi degli enti contattati. Complessivamente, il parco autovetture in dotazione alle PA centrali e locali e’ risultato composto da circa 72.000 auto: 2.000 auto “blu blu” destinate agli eletti (di rappresentanza politico-istituzionale a disposizione di autorita’ e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali), 10.000 auto “blu” (di servizio con autista a disposizione di dirigenti apicali) e 60.000 auto “grigie” (senza autista, a disposizione degli uffici per attivita’ strettamente operative). Sono escluse da questa rilevazione sia le circa 50.000 autovetture usate per scopi di sicurezza e difesa personale e nazionale, sia le 16.000 autovetture usate per la polizia municipale e provinciale. Di conseguenza, sottolinea il segretariato generale Marra, “a disposizione dell’ intera struttura restano 24 autovetture, di cui 2 sono pulmini utilizzati per abbreviare i cortei nei trasferimenti collettivi”. E per finire, un promemoria a quanti nella maggioranza o nel governo volessero rimarcare una primogenitura nel percorso di austerity che invece il Quirinale rivendica anche in questo campo: “In occasione delle sostituzioni – si conclude la nota – è stata programmata l’utilizzazione di autovetture di cilindrata inferiore ancora prima delle disposizioni emanate in proposito, e anche di ciò è stata data puntuale comunicazione al ministro Brunetta che già lo scorso anno aveva ottenuto e resi pubblici i dati richiesti”. Dati che, per il 2010, sfiorano cifre da capogiro. E io pago, direbbe Pantalone.
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