Roma, 9 ago. - (Adnkronos) - Ludovica Perrone, la soldatessa con cui Salvatore Parolisi ha avuto una relazione, non è ancora uscita di scena. La procura di Teramo, nel suo lavoro di rilettura critica delle carte arrivate da Ascoli, ha deciso che su Ludovica va effettuato un accertamento tecnico determinante che gli inquirenti ascolani non avevano ritenuto necessario: il prelievo del Dna.
Lo riporta 'Il Centro' in merito all'inchiesta sull'omicidio di Melania Rea, uccisa nel bosco delle Casermette a Ripe di Civitella, nel teramano. "Pur risultando infatti che la giovane il giorno del delitto era in caserma a Lecce (un alibi di ferro) - riporta ancora il quotidiano - si vuole sgomberare il campo da qualsiasi sospetto e togliere alla difesa un'eventuale arma.
Sotto un'unghia di Melania Rea, infatti, era stato trovato del Dna femminile e i legali di Parolisi hanno subito cercato di dare a questo elemento una grande importanza. Una volta comparato il Dna della soldatessa-amante con quello dell'unghia, sarà possibile escludere con certezza Ludovica dalla scena del delitto. A meno di colpi di scena".
Nessun commento:
Posta un commento