I fatti si riferiscono a quando era in carica come sindaco di Reggio Calabria nell'ambito delle indagini sul "caso Fallara", la dirigente comunale del settore bilancio suicidatasi nei mesi scorsi. Una recente ispezione del ministero delle FInanze ha rilevato un buco da 170 milioni nelle casse del comune. "Chiarirò la mia estraneità" dice il presidente
di GIUSEPPE BALDESSARRO REGGIO CALABRIA - Falso in bilancio. E' questa l'accusa che la Procura della Repubblica di Reggio contesta al governatore Giuseppe Scopelliti. Il Presidente della Regione Calabria nella tarda serata di ieri ha infatti ricevuto un invito a comparire per essere interrogato dal pool di magistrati che indaga sul "caso Fallara", la maxi inchiesta che sta tentando di far luce sul buco nelle finanze del Comune, quantificato proprio nelle scorse ore in 170 milioni di euro. La notizia è stata diffusa dallo stesso Scopelliti, finito nel vortice giudiziario nella qualità di sindaco, ruolo che ha ricoperto in riva allo Stretto dal 2002 fino alle regionali del 2010. L'inchiesta partì a novembre dello scorso anno dopo la denuncia di due esponenti del Pd (Demetrio Naccari e Sebi Romeo) che documentarono come la dirigente del settore Finanze, Orsola Fallara, negli anni precedenti si era indebitamente liquidata parcelle per centinaia di migliaia di euro, quale componente (per conto del Comune) della Commissione Tributaria. Una denuncia che ebbe un epilogo tragico. La Fallara infatti un mese dopo si tolse la vita ingerendo dell'acido muriatico. Dal lavoro successivo affiorarono le responsabilità dell'allora sindaco, che nella scorsa primavera venne iscritto una prima volta (e interrogato) con l'accusa di abuso d'ufficio in concorso con la dirigente comunale.Continua ...
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