sabato 3 dicembre 2011

Iran, anche la Francia chiude (in parte) l'ambasciata


In risposta all'assalto alla sede britannica . Terzi a colloquio
con il nostro diplomatico. L'ayatollah Shirazi prende le distanze.

L'ayatollah ShiraziL'ayatollah Shirazi
MILANO - Dopo l'assalto all'ambasciata britannica di martedì, anche la Francia prende le distanze da Teheran, decidendo di ridurre il personale della sua sede diplomatica in Iran. Sede che , per il momento, rimarrà comunque aperta. Il Regno Unito ha invece chiuso l'ambasciata,
«PIENO RISPETTO DELLE NORME INTERNAZIONALI» - Intanto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha incontrato sabato mattina alla Farnesina, assieme ai vertici del ministero, l'Ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini, convocato a Roma per consultazioni. L'incontro ha consentito di svolgere un'approfondita disamina delle recenti evoluzioni della situazione interna in Iran, con particolare attenzione agli aspetti concernenti la sicurezza delle rappresentanze diplomatiche. È stata in particolare ribadita l'importanza che Teheran garantisca concrete rassicurazioni circa il pieno rispetto delle norme internazionali a protezione del personale e delle sedi diplomatiche e consolari. Su questo ed altri aspetti relativi alla situazione in Iran il governo italiano manterrà uno stretto raccordo con i partner europei ed atlantici.
Assalto all'ambasciata inglese a TeheranAssalto all'ambasciata inglese a Teheran    Assalto all'ambasciata inglese a Teheran    Assalto all'ambasciata inglese a Teheran    Assalto all'ambasciata inglese a Teheran    Assalto all'ambasciata inglese a Teheran
L'AYATOLLAH SHIRAZI PRENDE LE DISTANZE - E il grande ayatollah Naser Makarem Shirazi, una delle più influenti figure religiose dell'Iran, ha preso le distanze dall'assalto, ammettendo che il Paese potrebbe pagare «un alto prezzo» per l'episodio. «Non c'è dubbio che la Gran Bretagna sia uno dei nemici storici dell'Iran, ma i giovani rivoluzionari non dovrebbero oltrepassare la legge», ha scritto l'ayatollah in una nota pubblicata dall'agenzia d'informazione Irna. «Consiglio loro - ha aggiunto - di non agire senza il permesso della Guida Suprema e delle autorità». Il messaggio, il primo di disapprovazione dell'establishment politico della Repubblica Islamica, giunge all'indomani delle dichiarazioni dell'ambasciatore britannico a Teheran, Dominick Chilcott. Secondo il diplomatico, l'assalto di martedì non sarebbe potuto accadere senza «l'appoggio dello Stato».

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