WASHINGTON – Rivelazione scioccante del prestigioso quotidiano scientifico “International Journal of Health Services”: 14 mila cittadini statunitensi sono morti per via delle radiazioni della centrale giapponese di Fukushima Daichi nel giro di 14 settimane. Secondo il magazine scientifico statunitense, circa una settimana dopo il disastroso collasso a Fukushima, innescato dal terribile terremoto, le radiazioni hanno superato l’Oceano raggiungendo le coste occidentali degli Stati Uniti. Le successive rilevazioni dell’agenzia Usa per la Protezione Ambientale (Us Environmental Protection Agency), hanno dimostrato una radiazione centinaia di volte superiore al livello normale nell’aria, nell’acqua e persino nel latte; radiazioni, che spiega la testata scientifica, hanno causato la morte di circa 14 mila persone, il tutto all’insaputa dei diretti interessati e delle loro famiglie che non capivano nemmeno il motivo della morte dei propri cari, credendole morti naturali. È chiaro che nella faccenda una grande colpa ricade sui media americani che hanno fatto assoluto silenzio sulla vicenda. L’articolo conclude invitando gli scienziati di tutto il mondo a studiare con maggiore attenzione le conseguenze causate dal disastro nucleare di Fukushima.
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