Strani suoni su nella soffitta, bisbigli e persino una mano gelata che si posa sulla spalla, salvo poi sparire senza lasciare traccia. Sabrina Fellon, madre di tre figli residente nei pressi di Durham, Gran Bretagna, superati i primi scetticismi non ha avuto più dubbi: la casa popolare assegnata alla sua famiglia dal comune di Easington era infestata dai fantasmi.
La soluzione? Un esorcista - la cui parcella è stata pagata in parte dalle casse comunali stesse. Tutto è cominciato con degli strani rumori in soffitta. Sabrina, spaventata, ha chiamato la polizia. Che però non ha rilevato nessun segno d'effrazione. "Saranno i fantasmi, signora", avevano concluso divertiti gli agenti di pattuglia. Sabrina però non ha riso per niente quando, qualche tempo dopo la visita dei poliziotti, s'é ritrovata a zonzo per casa l'immagine diafana di una bambina piccola. E ha deciso di chiamare gli acchiappafantasmi. Ovvero l'esperta Suzanne Hadwin. La diagnosi: un poltergeist di nome Peter scorrazzava libero per casa, e anzi, per tornare in vita, puntava a possedere la più piccola delle figlie di Sabrina. Il rimedio: 120 sterline per praticare un esorcismo a prova di bomba. Troppe per le modeste finanze dei Fellon - il marito di Sabrina, infatti, aveva lasciato il lavoro di autista per proteggere lei e i bambini. E allora si è rivolta al comune, dove le hanno raccontato un'oscura storia. "Mi hanno detto che in quella casa, circa 50 anni fa, un uomo aveva ucciso sua moglie sul pianerottolo con un attizzatoio. Poi si è impiccato. Non ci potevo credere", ha raccontato Sabrina al tabloid britannico Daily Mail. L'addetto comunale ha quindi deciso di pagare la metà dell'esorcismo, pur di tranquillizzare i Fellon. Che, da quando il rito è avvenuto, non hanno più denunciato 'anomalie'. Secondo il comune di Easington, gli addetti hanno deciso di cofinanziare l'esorcismo perché i Fellon si trovavano in una condizione di "stress estremo" e, sopratutto, perché l'alternativa era pagare 40 sterline a notte per un'abitazione d'emergenza.
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