L'Authority ha vietato alla società telefonica H3G l'uso dei dati personali di tutti gli abbonati perché venivano trattati in modo illecito. Un gestore continuava a inviare sms e mms pubblicitari agli utenti anche dopo che questi avevano revocato il consenso all'uso dei propri dati
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - Spam anche telefonico, non solo sul computer. Il garante della Privacy infatti ha vietato alla società telefonica H3G l'uso dei dati personali di tutti gli abbonati a un servizio della società perché venivano trattati in modo illecito. Un gestore della società telefonica continuava a inviare sms e mms pubblicitari agli utenti anche dopo che questi avevano espressamente revocato il consenso all'uso dei propri dati. Stanchi della pubblicità, due clienti hanno segnalato la vicenda al garante che ha preso quindi il provvedimento. La normativa stabilisce invece che si possano inviare lecitamente messaggi pubblicitari sotto forma di sms, mms, email, solo dopo aver acquisito il consenso informato degli interessati; prescrive inoltre che i dati devono essere esatti e, se necessario, aggiornati. Dagli accertamenti era emerso invece che i dati personali di coloro che stipulavano un contratto telefonico con la società confluivano in una banca dati che proprio riguardo al consenso non veniva mai di fatto aggiornata. Le istanze di revoca quindi rimanevano infatti inascoltate. ''Il consenso per questi messaggi pubblicitari o promozionali - afferma Giuseppe Fortunato, relatore del provvedimento - deve essere sempre informato, specifico e preventivo, altrimenti l'attività è illecita. Anche quando il consenso è dato può comunque essere sempre liberamente revocato. Il provvedimento di divieto del garante è, peraltro, accompagnato dall'espressa avvertenza che l'inosservanza è punita con la reclusione da tre mesi a due anni. Un messaggio ai disturbatori: non disturbateci con i messaggi''.
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