MILANO - Antonino Cinà e Giovanni Mercadante, i due medici legati a Cosa nostra, imputati per associazione di stampo mafioso ed estorsione, sarebbero stati disponibili ad "alterare" le cartelle cliniche di boss e gregari detenuti, allo scopo di ottenere per loro benefici. E' quanto ha spiegato Giovanni Brusca, principale esecutore della stage di Capaci e ora collaboratore di giustizia, interrogato oggi davanti ai giudici di Palermo in trasferta a Milano nell'ambito del processo in cui alla sbarra, oltre a Cinà e Mercadante, c'è anche Bernardo Provenzano.
01/03/2008
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