mercoledì 16 aprile 2008

"Berlusconia, scetticismo, stabilità" - Il voto italiano sulla stampa estera

Dall'Inghilterra alla Spagna, passando per la Cina, la Francia e gli Stati Uniti. Il filo rosso che lega le pagine straniere è la soddisfazione per un risultato netto che permetterebbe maggiore stabilità, ma i media non nutrono ottimismo per le sorti future del nostro Paese. A sdrammatizzare i toni, un annuncio provocatorio sull'Herald Tribune. “Inadatto”, “Unfit”. Così l’Economist aveva definito nel 2001 Silvio Berlusconi e, a sette anni di distanza da quell’editoriale, il settimanale inglese conferma ancora la sua analisi: “L’Italia ha disperatamente bisogno di un governo stabile e di una dolorosa riforma economica, il problema è come arrivarci”. Stupore misto a ottimismo prevalgono tra i media esteri che hanno scritto della vittoria netta di Berlusconi alle elezioni. Secco il giudizio dell’Indipendent, che parla di “spiacevole ritorno” ed esprime perplessità sul fatto che il leader del Pdl abbia il “carattere o la volontà per procedere alle riforme di cui il Paese ha bisogno”. Il Guardian scrive che con Berlusconi andrà alla guida del Paese “il governo più di destra degli ultimi 14 anni”. I risultati però permetterebbero, secondo l’analisi del quotidiano inglese, “maggiore stabilità” di governo, anche se Bruxelles potrebbe avere “un brivido di apprensione per questo trionfo, per il modo in cui ha mandato i conti pubblici fuori controllo, minacciando la stabilità dell’euro”. “Con l’economia malata, un’Italia frustrata sceglie Berlusconi”, titola il New York Times, per il quale “scetticismo e apatia hanno caratterizzato il voto italiano”. E il Daily Telegraph commenta: “Il magnate dei media si aggiudica le elezioni con un margine convincente”. Se El Pais titola con “Berlusconia”, il quotidiano spagnolo sull’esito finale del voto, stupito, si chiede, laconico “come è possibile” e traccia un’analisi dei prossimi scenari: “entro cinque anni Berlusconi potrà avere la tentazione di aspirare alla presidenza della Repubblica, coincidendo tale termine con la fine del mandato di Napoletano”. Secondo il giornale madrileno l’Italia “al cambio di secolo è contrassegnata dal trionfo del berlusconismo e dall’adozione di questo come diffusa ideologia maggioritaria consacrata dalla società italiana”. Parla di “ritorno del cavaliere” il quotidiano francese Le Monde, che commenta positivamente il bipartitismo e la netta maggioranza al governo di Berlusconi, ma poi aggiunge: “a giudicare dalle sue performance passate, la preoccupazione è di rigore”. Continua ... http://www.ateneonline-aol.it/080415anto.php

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