La musica ci cambia! Sì, ci rende migliori, più sensibili, più attenti... ma adesso sappiamo che fa anche crescere il cervello! Lo ha scoperto uno studio sul corpo calloso, il ponte che unisce gli emisferi, che a quanto pare aumenta di dimensioni nei bambini che si esercitano con regolarità al piano o al violino. (Andrea Porta, 9 maggio 2008) La musica ci cambia il cervello. Uno studio della Harvard Medical School di Boston (Usa) spiega che il regolare esercizio con uno strumento modifica il nostro sistema nervoso, migliorandone alcune funzioni. La ricerca è iniziata tre anni fa quando il neurologo Gottfried Schlaug, partendo dai risultati di un esperimento compiuto nel 1995, aveva sottoposto a risonanza magnetica il cervello di 31 "musicisti in erba", di 6 anni, osservando il particolare sviluppo del "corpo calloso", la struttura che collega tra loro i due emisferi del cervello. Un ponte nel cervello. Solo oggi grazie a nuovi test sugli stessi bambini Schlaug ha potuto verificare una correlazione più specifica: soltanto quelli che in questi tre anni hanno continuato un'intensa attività musicale avevano un corpo calloso ipersviluppato, segno delle elevate capacità motorie indispensabili per suonare strumenti come il violino o il piano. Ponte tra gli emisferi, la struttura è infatti responsabile delle capacità di coordinamento degli arti. «I risultati», spiega Schlaug, «mostrano chiaramente che l'esercizio musicale migliora le connessioni neuronali responsabili dell'organizzazione del movimento.» Ora il team proseguirà la ricerca per capire se la pratica musicale ha altri effetti benefici, per esempio sulla memoria.
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