Due persone arrestate e quattro denunciate: è il bilancio di un'operazione antiracket dei carabinieri della compagnia di Paternò, avviata dopo la denuncia della vittima, la titolare di un'azienda di ortofrutta che aveva subito dei danneggiamenti alla sua impresa per convincerla a pagare. Gli arresti sono stati eseguiti in flagranza di reato. In manette è finto l'esattore, Salvatore Pacino, 47 anni, bloccato dopo che aveva incassato la tangente, 1.500 euro. La consegna, compreso il conteggio dei soldi, è stata ripresa da una telecamera nascosta. Arrestato anche un imprenditore, Giacinto Giacoponello, 47 anni, che aveva avvicinato la vittima sostenendo di essere anche lui nel mirino del racket e svolgendo un ruolo da 'tutor' con gli estorsori.Per il reato di estorsione aggravata i militari dell'Arma hanno anche denunciato due presunti complici dei due arrestati: un ventiduenne e un trentenne, entrambi di Paternò. I militari hanno denunciato altre due persone, di 49 e 38 anni, per violenza privata e minacce: dopo avere saputo degli arresti i due avevano avvicinato l'imprenditrice taglieggiata chiedendo 'spiegazioni' sull'accaduto e sul suo comportamento. L'operazione dei carabinieri della compagnia di Paternò, denominata Angelo Custode, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania. red (7 mag 2008, 11:53)
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