l rischio di contaminazione dell'ambiente marino non è escluso India, blocco totale sulle importazioni di cibo giapponese.
TOKYO - La perdita d'acqua altamente radioattiva che scorre nel mare di fronte alla centrale di Fukushima, è stato fermata oggi, ma i versamenti volontari nell'oceano di acqua contaminata stanno continuando, aumentando il rischio di contaminazione della catena alimentare marina. Questa dello stop alla falla è la prima buona notizia da quasi quattro settimane per la Tokyo Electric Power (Tepco), il gestore e proprietario della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, gravemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo.
La Tepco sta pensando di iniettare azoto in forma gassosa in alcuni dei reattori dell'impianto per evitare nuove esplosioni di idrogeno. Lo scrive il quotidiano economico Nikkei. In giornata potrebbe iniziare l'iniezione di 6mila metri cubi di gas di azoto nel guscio di contenimento del reattore numero uno. Successivamente l'operazione potrebbe essere ripetuta per i reattori numero 2 e 3.
Il rischio di contaminazione dell'ambiente marino non è ancora escluso, dicono gli esperti. Gli studiosi temono che la catena alimentare marina sia contaminata a monte, attraverso il plancton che è mangiato dai pesci.
L'India ha dichiarato ieri un blocco totale sulle importazioni di cibo giapponese, per un periodo di tre mesi che può essere rinnovato. È il primo Paese ad attuare una tale decisione, mentre Cina, Taiwan, Singapore, Russia e Stati Uniti hanno limitato i loro divieti ai prodotti provenienti da alcune regioni del Giappone.
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