Roma, 3 mag. - (Adnkronos) - Non è morta, contrariamente a quanto trapelato in un primo momento, ma è ricoverata in fin di vita all'ospedale di Treviso la poliziotta che oggi pomeriggio ha tentato il suicidio sparandosi un colpo di pistola in bocca. Le condizioni della donna, in coma dopo la gravissima ferita riportata, sono disperate. Non si conoscono ancora i motivi all'origine del tragico gesto compiuto dalla donna, 40 anni, da tempo in città, che si trovava in servizio nei pressi dello stadio di Treviso. Poco prima del gesto, la poliziotta si era appena sfogata con una sua collega, con la quale era in servizio. Sono stati i tifosi del Treviso a segnalare la tragedia all'arbitro, che ha interrotto la partita di Serie B che in quel momento era in corso contro il Grosseto. La collega, feritasi a sua volta nel tentativo di fermare il proposito suicida della poliziotta, è sotto choc ed è stata nel frattempo ascoltata dagli inquirenti che si occupano di fare luce sul caso.
Treviso, 3 mag. - (Adnkronos) - Quattro testimoni avrebbero assistito al tragico gesto della poliziotta che oggi pomeriggio a Treviso mentre era in servizio davanti allo stadio ha tentato il suicidio sparandosi un colpo di pistola in bocca. Si tratta di alcuni tifosi che ora gli investigatori stanno ascoltando per tentare di fare luce sul caso. Intanto e' ancora sotto choc l'altra agente, rimasta ferita nel tentativo disperato di fermare la collega. Con lei la donna, che ora lotta tra la vita e la morte, si sarebbe confidata prima di tentare di togliersi la vita.
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